La rosa di Gerico appartiene alla famiglia delle Brassicacee e rappresenta l’unica specie esistente del genere Anastatica. In altri Paesi, ovvero nella traduzione di altre lingue, la rosa di Gerico è conosciuta anche con il nome rosa di Fatima, Rosa del deserto, pianta della resurrezione.
La rosa di Gerico è una pianta davvero magica, talmente tanto da avere tanti racconti tra mito, misticismo e leggenda. La sua natura è talmente straordinaria e singolare, che ancora oggi molti rimangono sbalorditi da questa pianta, che è più che mai una vera meraviglia e un dono della natura.
Nonostante il nome “rosa” riporti alla classica rosa rossa, ricco di sentimenti amorosi, qui abbiamo qualcosa di proprio diverso.
La rosa di Gerico si presenta con un bulbo e rami secchi e accartocciati, e vanno a formare una sorta di riccio di erba secca, di colore marrone.
La vera particolarità che caratterizza la rosa di Gerico è, può stare senza acqua per molto tempo ed essere trasportata da un altro luogo. Ma non appena la rosa viene a contatto con un po di acqua, magicamente la pianta si apre e torna color verde e a fiorire splendentemente.
Se dopo alcuni giorni non rimane umida, tornera’ a chiudersi, in attesa di un po d’acqua. Una pianta magica e per questo motivo, ha creato alcune leggende.
Dalla storia, la rosa di Gerico sarebbe originaria della Terra Santa. Ad importarla sarebbero stati i crociati e alcuni pellegrini.
Ecco alcune leggende che la riguardano…
La rosa di Gerico avrebbe la capacità di donare alle persone in pellegrinaggio acqua dissetante che possa confortarli durante il loro cammino.
Ci sono delle pratiche magiche che la prevedono come elemento per realizzare incantesimi o per migliorare la prosperità.
In Europa alla rosa di Gerico viene attribuito il potere di attirare all’interno delle mura domestiche la felicità.
Per alcune credenze rappresenta simbolo di lunga vita, serenità e per la sua particolare caratteristica, simbolo di resurrezione.
Perfino la Bibbia regala un passaggio alla rosa di Gerico, dicendo che fin quando Gesù crocifisso era vivo la pianta fioriva ma, alla sua morte seccò e la sua nuova fioritura avvenne quando ci fu la sua resurrezione guadagnandosi il nome di pianta della risurrezione.